venerdì 6 giugno 2008

Noland il bugiardo

venerdì 6 giugno 2008
Montblanc Noland era un abile marinaio, esperto in botanica che intraprendeva i suoi viaggi nel tentativo di scoprire e catagolare nuove tipologie di piante.



Il Caso ed il mare portarono lui e la sua ciurma fino all'isola di Jaya nella Rotta Maggiore, sulla quale viveva una popolazione indigena guidata dal potente guerriero Calgara.



Recentemente sull'isola si era diffusa una letale epidemia che minava di uccidere tutti gli esseri umani; quindi gli uomini indigeni, come era loro abitudine, decisero di effettuare un sacrificio di una ragazza al loro Dio, che aveva le sembianze di un Serpente, che in realtà era soltanto un serpente Gigante.
Noland assistette alla cerimonia involontariamente e, sconvolto dalla barbarietà della cosa, salvò la ragazza uccidendo il serpente. Così Noland si era attirato l'ira della tribù e, dopo un breve combattimento contro Calgara, giurò di fronte a tutti che sarebbe riuscito entro un giorno a trovare una cura per la malattia con mezzi scientifici, altrimentri lui e i suoi compagni sarebbero stati giustiziati. Durante una sua escursione nella foresta allo scopo di trovare piante curative, Noland fu sorpreso da un terremoto e rimase gravemente ferito, bloccato da due lastre di roccia e minacciato da un altro serpente gigante. Intervenne Calgara che inizialmente interpretò i fatti come una punizione Divina ma, dopo un profondo discorso del botanico, il grande guerriero si commosse e decise di ascoltarlo uccidendo a sua volta il serpente e salvandolo. Noland riuscì a curare il morbo e lui e i suoi compagni insturarono profondi legami di amicizia con gli abitanti dell'isola. Furono addirittura ammessi a vedere la fantastica città di Shandora interamente fatta d'oro e la cui campana emetteva un suono talmente puro da poter essere udito a kilometri di distanza dall'isola.



In Queste settimane Calgara divenne il miglior amico di Noland.
Un Giorno il Botanico ed i suoi marinai vennero accolti con freddezza al villaggio e invitati ad andarsene, senza però ricevere spiegazioni. Prima di partire un marinaio parlò con una donna del villaggio e scoprì la cuasa di tanta ostilità: Noland aveva tagliato una parte di bosco considerato sacro alla Tribù.
Comprendendo il loro errore, il Marinaio rivelò che l'avevano fatto poichè gli alberi erano morti e infettati dalla pericolosa malattia letale, ma che sarebbero partiti dato che erano lo stesso consapevoli. La donna corse al villaggio e riferì il tutto agli abitanti ed a Calgara che si pentirono profondamente di aver cacciato Noland. La Campana d'oro fu fatta suonare in modo che lui avesse potuto sentirla dalla nave e Calgara corse alla spiaggia urlando il suo rinnovato giuramento di amicizia a Noland, e mentre la Nave veniva portata via dalle onde, i due si promisero che si sarebbero rivisti.
Tornati sulla terra ferma, Noland raccontò tutta la sua storia ed il Re del suo paese ordinò che lo accompaganssero fino all'isola, bramoso di mettere le mani sulla città d'oro, ma, arrivati a Jaya, non trovarono più l villaggio, nè la città di shandora. Difatti quella parte dell'isola era stata nel frattempo "sparata" nel cielo dalla Knock up Stream.



Noland tentò di giustificarsi, affermando che l'isola doveva essere sprofondata in mare, ma il re, adirato per essere stato preso in giro. Condannò a morte il Botanico. A nulla valsero le testimonianze e gli urli disperati dei suoi compagni durante l'esecuzione. Noland morì giustiziato in piazza.
La sua storia venne in seguito tramandata come una favola per bambini dal titolo "Noland il Bugiardo"

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